mercoledì 26 aprile 2017

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)

ELOGIO DELL'ANARCHIA


Un maestro e la sua allieva, impegnati insieme nella produzione di un nuovo albo: è quello che accade al grande maestro Quentin Blake, autore del testo, e della sua allieva Emma Chichester Clark.
L'albo illustrato di cui parlo è Tre scimmie dispettose, meritoriamente tradotto da La Margherita; protagonista Arabella De Nuvolis (Nilda Snibbs nell'originale), una prosperosa signora amante dei cappellini variamente adornati, limpida espressione di perfetta educazione e buoni sentimenti. Emma Chichester Clark, per dare vita al personaggio, sceglie un'ambientazione parigina, anni '30. 

 
Arabella ha una casa piena di ninnoli ed è una persona sicuramente amabile. Ha tre graziose scimmiette, Plinio, Baldo e Lulù. Quando lei esce, loro inevitabilmente si annoiano, ma ci sono tante cose interessanti in casa: un giorno è il salotto, con il vaso di fiori, il giornale e il lavoro a maglia di Arabella; il giorno dopo la cucina, con la zuppa di pomodoro, il secchio dell'immondizia e tante spazzole, poi il bagno con rotoli interminabili di carta igienica e tanto shampoo profumato. Ogni giorno Arabella esce con uno sguardo sempre più apprensivo e il suo ritorno è inesorabilmente pieno di sorprese. La gentile signora davvero non ne può più. 



Un giorno ritorna a casa e trova stranamente tutto in ordine, in salotto, in cucina e persino nel bagno: si fa strada un bruttissimo pensiero, dove sono finite le tre scimmiette? La vita diventa improvvisamente grigia e Arabella si dispera. Piange fiumi di lacrime e per cercare un altro fazzoletto apre l'armadio della camera da letto ed ecco ricomparire le scimmiette dispettose. Tutto a posto? Naturalmente sì, nel senso che ricomincia il circo, il ciclo perpetuo di inutili raccomandazioni, infiniti dispetti e amorevole compagnia.


Non poteva che essere concepita così questa storia, con un testo che è un elogio dell'anarchia della vita, della confusione che la presenza di un altro, un diverso da sé, inevitabilmente comporta; le immagini sono l'adeguato contraltare, la vita ordinata, graziosa, un tantino fru fru della protagonista. I suoi cappelli adornati con grazia, i fiori freschi posti nel vaso in salotto, l'arredamento così squisitamente femminile. Arabella, che cura la casa con tanta attenzione, ha forse fatto la scelta sbagliata, prendendosi tre scimmiette dispettose? Naturalmente no, perché lei non potrebbe vivere senza quel caos permanente, senza quell'affetto burrascoso e impudente. La vita, d'altra parte, è così: rigorosamente imprevedibile e proprio per questo inestimabile.


Ogni dettaglio delle tavole della Chichester Clark rappresentano questo continuo ineliminabile contrasto fra l'ordine curato e l'anarchica creatività delle scimmiette, che ogni volta inventano nuovi modi per divertirsi. Senza di loro davvero la vita di Arabella sarebbe grigia e triste.
Non so se metterà in difficoltà qualche mamma con l'ansia dell'ordine, ma trovo Tre scimmiette dispettose un allegro e salutare inno all'imprevedibilità degli affetti.
Lettura divertente e necessaria per bambine e bambini a partire dai cinque anni.

Eleonora

“Tre scimmie dispettose”, Q. Blake e E. Chichester Clark, La Margherita 2017



















Nessun commento:

Posta un commento